Il Progetto TALIsMAn sviluppa il sistema T-Check presso il Policlinico di Messina.

L’ Università, partner del progetto, partecipa con quattro gruppi di ricerca specializzati di area medica insieme al dipartimento MIFT, il quale mette a disposizione il know-how in termini di infrastruttura tecnologica e competenze informatiche.

Nel reparto di nefrologia, infatti, sbarca l’app per il telemonitoraggio collegata a dispositivi di acquisizione dei parametri clinici dei pazienti direttamente dal proprio domicilio. Il sistema T-Check, questo è il nome dell’applicativo su smartphone sviluppata dal gruppo di ricerca FCRLab di UniMe, può funzionare in continuo ed è composto da una dotazione tecnologica offerta ai pazienti che consta essenzialmente di:

  • un device di acquisizione dotato di termometro, saturimetro e rilevatore di pulsazioni cardiache per ECG (dispositivo CHECKME);
  • un dispositivo di misurazione della pressione (AIR BP) che acquisisce i dati e li passa via bluetooth all’app installata sullo smartphone che, a sua volta, li invia ai medici in ospedale;
  • un’app per smartphone (T-Check) che fa da hub per lo smistamento dati ai professionisti sanitari e si occupa di interfacciarsi con il sistema lato paziente (es. gestione anagrafica, funzioni utente, ecc.).

Il device può essere assegnato gratuitamente a coloro che ne fanno richiesta e può monitorare temperatura, saturazione ossigeno, ritmo del cuore, pressione ed anche eventuali anomalie dell’elettrocardiogramma, poichè è in grado di generare un alert da inviare, insieme ai dati, direttamente al medico, da casa senza andare in ospedale. I valori rilevati dal dispositivo e gestiti tramite smartphone, sono comunicati in automatico ai medici e successivamente archiviati nella cartella clinica dell’assistito.

Il direttore dell’Unità Operativa Domenico Santoro spiega che “la telemedicina è ormai un’attività riconosciuta dal Ministero della Sanità” e permette ai pazienti di non recarsi continuamente in reparto per controlli. Il sistema integrato permette infatti ai sanitari di controllare l’effettiva esecuzione delle terapie con cui i pazienti vengono dimessi dal reparto per continuare il percorso a casa, nonché l’efficacia delle stesse. Ovviamente i soggetti coinvolti, continua ancora il medico, devono dimostrare una propensione all’utilizzo di questi nuovi strumenti di diagnostica.

Inoltre, la possibilità di monitorare a distanza gli assistiti rende più tempestivi gli interventi durante l’epidemia di SARS-CoV-2 in caso di “alert” per anomalie registrate (ad esempio, da elettrocardiogramma, saturazione dell’ossigeno bassa e/o temperatura particolarmente alta). Il kit, infatti, è stato distribuito proprio durante l’emergenza COVID-19, domiciliando di fatto quelle visite che, altrimenti, sarebbe stato rischioso eseguire in ospedale per via della fragilità degli stessi pazienti. Pertanto, i valori di tali misurazioni hanno consentito di focalizzare l’attenzione sui casi sospetti da remoto.

Per il kit dei device, come accennato in precedenza, va fatta richiesta al Policlinico, mentre l’app T-Check è disponibile gratuitamente su Google Play.

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